Donaziano e Rogaziano
Donaziano e Rogaziano sono due martiri cristiani uccisi a Nantes nei primi secoli dell'era volgare.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la loro passio, redatta nel V secolo probabilmente dai monaci di San Martino di Tours che ne custodivano la tomba, Donaziano e Rogaziano erano due fratelli adolescenti: il primo aveva già ricevuto il battesimo mentre l'altro era ancora catecumeno. Durante una persecuzione, Donaziano fu catturato e condotto in carcere e Rogaziano fu invitato a prestare pubblico culto agli dei pagani: essendosi rifiutato, Rogaziano fu rinchiuso nella stessa cella del fratello. Furono sottoposti a varie torture e poi uccisi.[1]
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'editto di Milano, sulla loro tomba venne eretta una chiesa, più volte ricostruita, che nel 1889 fu elevata al rango di basilica minore. Sembrerebbe che la prima chiesa eretta fosse la prima chiesa cristiana di Nantes e fosse appunto costruita sulla villa Gallo-Romana della famiglia dei due santi proprio perché lì erano stati sepolti (secondo i costumi dell'epoca)[2]. Il santuario fu amministrato inizialmente dai monaci di Tours, poi da quelli di San Benedetto sulla Loira, di San Medardo a Soissons e, dall'XI secolo, da quelli di Déols. La chiesa fu infine affidata a un capitolo di canonici che nell'Ottocento, su consiglio di dom Guéranger, adottò la regola benedettina.[3]
Il loro elogio si legge nel martirologio romano al 24 maggio:[4]
«A Nantes nella Gallia lugdunense, in Francia, santi fratelli Donaziano e Rogaziano, martiri, dei quali, secondo la tradizione, il primo aveva ricevuto il battesimo, mentre l'altro era ancora catecumeno; giunti alla prova estrema, Donaziano, baciando il fratello, pregò Dio di concedere a colui che non era stato immerso nel sacro fonte battesimale di poter essere asperso dal suo stesso sangue versato.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gérard Mathon, BSS, vol. IV (1964), col. 802.
- ^ Rodolphe Delaroque, « Sur les pas des enfants nantais », Nantes au quotidien, n. 136, giugno 2003, p. 29.
- ^ Gérard Mathon, BSS, vol. IV (1964), col. 805.
- ^ Martirologio romano (2004), p. 419.
- ^ Il coperchio di marmo non esiste più ed è stato rimpiazzato da un altro in legno
- ^ Svuotato nel 1092 dalle reliquie, che sono state trasferite nella cattedrale di Nantes, in realtà il cenotafio che era supposto ospitare i resti dei due Martiri sparì nel 1798, con la Rivoluzione Francese. Nel 1873, sono stati ritrovati numerosi sarcofagi merovingi (tra cui quello associato ai due santi) nel cimitero gallo-romano successivo all'incendio della chiesa. Fonte: Philippe Guigon, Les sépultures du haut Moyen âge en Bretagne, Institut culturel de Bretagne, 1994, p. 69.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
- Philippe Guigon, Les sépultures du haut Moyen âge en Bretagne, ed. Institut culturel de Bretagne, 1994.
- Rodolphe Delaroque, Sur les pas des enfants nantais, "Nantes au quotidien", n. 136, giugno 2003.
Altri progetti
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